Gruppo Caritas
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- Published on Monday, 28 January 2013 09:44
GRUPPO CARITAS
Il gruppo Caritas nasce in questa parrocchia circa 4 mesi fa con l’arrivo di Don Nello Senatore che con il suo entusiasmo e la sua energia ci ha coinvolti ed impegnati in questo progetto.
Prima di iniziare un lavoro di programmazione ed organizzazione ci siamo interrogati e confrontati sul significato di alcuni termini che utilizziamo quotidianamente e sulle ns idee di carità, solidarietà, assistenza, condivisione, ecc
Notevoli le difficoltà e le diversità di opinioni incontrate e superate solo con l’ausilio di esperti che ci hanno fatto osservare con occhi diversi il ns territorio ed i suoi abitanti. Pertanto, il gruppo Caritas nasce non come gruppo caritativo con un’azione diretta esclusivamente nei confronti dei poveri ma per educare tutti i membri della comunità alla carità. Si tratta di educare facendo e facendo fare: valorizzare le opere di carità che già si compiono e proporne di nuove affinchè persone, famiglie e gruppi siano sempre più coinvolti. Il servizio agli altri che la Caritas si propone non è il risultato della buona volontà o del buon animo di noi credenti ma rappresenta il frutto maturo della nostra fede.
Si è ritenuto convergere la nostra attenzione verso alcuni aspetti:
- la convenzione con il Banco Alimentare Campania. E’ attivo uno sportello per ridare speranza a chi vive nella solitudine oltre che nella povertà. Per informazioni contattare lo 089 337277.
- la costituzione di un Centro di Ascolto. E’ un servizio che deve rappresentare non solo un luogo di incontro ma di ascolto di persone in difficoltà. Ciò rappresenta l’espressione di tutta la comunità cristiana ed è rivolto a promuovere innanzitutto la dignità umana. Si tratta di offrire una prima risposta ai bisogni del territorio per poi indirizzare tali persone verso strutture ecclesiali civili e competenti. Tale Centro, dal 2 febbraio 2013 sarà aperto ogni sabato dalle ore 10,00 alle ore 12,00 e gestito interamente da operatori qualificati e volontari.
La Città di Salerno
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- Published on Monday, 28 January 2013 09:38
Separazione, divorzio e convivenza: la Chiesa è famiglia di tutte le
famiglie”: è questo il tema dell’incontro che si terrà mercoledì 30 alle
20, presso la sala teatro della parrocchia “Gesù Risorto” del Parco
Arbostella. L’appuntamento, organizzato dal gruppo famiglia della
parrocchia guidata da don Nello Senatore, sarà tenuto dall’avvocato
Giancarlo Giordano, patrono stabile del Tribunale Ecclesiastico
Interdiocesano. Il tema verrà affrontato sotto i suoi molteplici aspetti,
con specifico riferimento al poter vivere la propria fede sentendosi
impegnati in un percorso verso il Signore ed integrati nella Chiesa.
L’idea è nata non solo dal desiderio di approfondire una realtà
importante, ma soprattutto dall’esigenza di proporre occasioni di
relazione e di incontro con persone che vivono momenti di sofferenza. «Nel
suo cammino terreno, Gesù ha accolto tutti- hanno spiegato Guido ed
Antonella Ferrentino del gruppo famiglia - Seguendo le Sue orme, vogliamo
essere portatori di un messaggio di apertura e di accoglienza, con
l’intento di far sentire tutte le famiglie cellule della più grande
famiglia della Chiesa». Un secondo incontro è previsto per il 13 marzo e sarà tenuto dall’avvocato rotale Rita Borza.
La Città di Salerno - 27 Gennaio 2013
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- Published on Sunday, 27 January 2013 08:09
“Con la sacra Unzione degli infermi e la preghiera dei presbiteri, tutta la Chiesa raccomanda gli ammalati al Signore sofferente e glorificato, perché alleggerisca le loro pene e li salvi, anzi li esorta a unirsi spontaneamente alla passione e alla morte di Cristo, per contribuire così al bene del popolo di Dio”. Così il Catechismo della Chiesa Cattolica introduce il sacramento dell’Unzione degli infermi, chiamato in modo erroneo, ancora oggi, estrema unzione e considerato un sacramento minore, che segna il passaggio alla vita eterna. Noi siamo tutti infermi per costituzione perché limitati, impotenti; aveva ragione l’autore de “I Promessi Sposi”, Alessandro Manzoni, quando sosteneva che l’uomo “fin che sta in questo mondo, è un infermo”; oltre a questa dimensione esistono altre due di cui facciamo esperienza nella nostra esistenza: la malattia e la vecchiaia. Ebbene, la Chiesa memore di questo offre ai suoi figli il suo aiuto e la sua vicinanza, come ci ricorda il Catechismo della Chiesa Cattolica “La grazia fondamentale di questo sacramento è una grazia di conforto, di pace e di coraggio per superare le difficoltà proprie dello stato di malattia grave o della fragilità della vecchiaia. Questa grazia è un dono dello Spirito Santo che rinnova la fiducia e la fede in Dio e fortifica contro le tentazioni del maligno, cioè contro la tentazione di scoraggiamento e di angoscia di fronte alla morte.Questa assistenza del Signore attraverso la forza del suo Spirito vuole portare il malato alla guarigione dell'anima, ma anche a quella del corpo, se tale è la volontà di Dio.Inoltre, ‘se ha commesso peccati, gli saranno perdonati’ (Gc 5,15)”.
Fede e Cultura
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- Published on Thursday, 24 January 2013 09:23
“Evangelizzare la cultura,
inculturare la fede”
“L’Eucaristia è la grande scuola in cui impariamo a vedere il volto di Dio.
Il Signore faccia risplendere per te il suo volto e ti faccia grazia. Il Signore rivolga a te il suo volto e ti conceda pace» (Nm 6,24-26). Lo splendore del volto divino “che abbiamo contemplato nel Santo Natale” è la fonte della vita, è ciò che permette di vedere la realtà; la luce del suo volto è la guida della vita. Qualcosa di completamente nuovo avviene, però, con l’Incarnazione. La ricerca del volto di Dio riceve una svolta inimmaginabile, perché questo volto si può ora vedere: è quello di Gesù, del Figlio di Dio che si fa uomo. In Lui trova compimento il cammino di rivelazione di Dio iniziato con la chiamata di Abramo, Lui è la pienezza di questa rivelazione perché è il Figlio di Dio, è insieme *mediatore e pienezza di tutta la Rivelazione* (Cost. dogm. Dei Verbum, 2), in Lui il contenuto della Rivelazione e il Rivelatore coincidono. Gesù ci mostra il volto di Dio e ci fa conoscere il nome di Dio. nell’Ultima Cena, Egli dice al Padre: «Ho manifestato il tuo nome agli uomini…†; Io ho fatto conoscere loro il tuo nome» (cfr Gv 17,6.26). L’espressione “nome di Dio” significa Dio come Colui che è presente tra gli uomini.
L'importante è che seguiamo Cristo non solo nel momento nel quale abbiamo bisogno e quando troviamo uno spazio nelle nostre occupazioni quotidiane, ma con la nostra vita in quanto tale. L'intera esistenza nostra deve essere orientata all’incontro con Gesù Cristo all’amore verso di Lui; e, in essa, un posto centrale lo deve avere l’amore al prossimo, quell’amore che, alla luce del Crocifisso, ci fa riconoscere il volto di Gesù nel povero, nel debole, nel sofferente”.
. (Benedetto XVI, udienza generale,Piazza San Pietro, mercoledì, 16 gennaio 2013)
Giovedì 24 gennaio alle ore 20,30
nella parrocchia “Gesù Risorto”
Ti aspettiamo!
Parrocchia “Gesù Risorto” -Gruppo “Fede & Cultura”- Via R. Wagner, 5 - 089 337277 info@parrocchiagesurisorto.it
Adorazione eucaristica comunitaria
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- Published on Wednesday, 23 January 2013 08:15
Oggi, mercoledì, dalle ore 20 alle ore 21, pregheremo innanzi a Gesù eucarestia. Un momento importante per rinsaldare il nostro rapporto con Gesù e per rinnovare il nostro entusiasmo a estendere il Regno di Dio.