La città di Salerno - 14 Luglio 2013
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- Published on Sunday, 14 July 2013 07:30
“Chiediamo perdono per la nostra indifferenza”. Mi hanno colpito profondamente le parole del santo padre Francesco pronunciate nella visita a Lampedusa. L’indifferenza, una tentazione sempre in agguato. Io, tu, noi corriamo sempre il rischio di allontanarci da chi ha bisogno di un aiuto o, in modo ancor più irresponsabile, ci nascondiamo dietro un perbenismo ipocrita o addirittura andiamo a coprire il tutto con le parole del vangelo estrapolate e pronte all’uso. Al proprio uso. Rimane però quella stanza della solitudine in cui nessuno può ingannare se stesso e dovrà, riflettendo allo specchio, dirsi la verità.
Anche i tempi più atroci hanno avuto barlumi di verità che nessuno ha potuto cancellare. Sulla parete di una cella di tortura a Roma, durante l'occupazione nazista sono state incise questa parole, espressione di verità che nessuno potrà mai far tacere: “Credo in Dio e nell'Italia / credo nella risurrezione / dei martiri e degli eroi / credo nella rinascita / della patria e nella / libertà del popolo”.
Facciamo risuonare allora le parole di sant'Agostino “Ritorna in te stesso: è lì che abita la verità”. Certo, in morale si parla di una coscienza irrimediabilmente erronea, allorquando non si ha nessuna capacità di far diversamente. Nella maggior parte delle persone, invece, si nota una sorta di ipocrisia che si è radicata tanto da non distinguere la verità, perché si è venuto a creare l’habitus della menzogna. Si è così abituati a dire falsità tanto da non potersene liberare.
Ovviamente si perdono il buon senso e la consapevolezza della realtà ritenendo gli altri autentici sciocchi da infinocchiare. Aveva ragione il filosofo tedesco Martin Heidegger, che andava a comparare il tutto a una “nebbia silenziosa che si raccoglie negli abissi dell'esistere” e rende incapaci di reagire.
Soltanto quando la vita è piena di verità, di coraggio, di solidarietà, di generosità diventa ricchissima. Ho letto in un testo, se non ricordo male di don Tonino Bello vescovo di Molfetta, di venerata memoria, che la vita non è come le valigie: una valigia tanto più è piena tanto più è pesante, ma la vita quanto più è vuota di menzogne e di ipocrisie, di tornaconto e di egoismo, di presenzialismo ed egocentrismo , tanto più diventa “consistente”.
Piano Pastorale & Agenda Diocesana 2013-2014
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- Published on Saturday, 13 July 2013 15:29
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La Città di Salerno - 07 Luglio 2013
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- Published on Sunday, 07 July 2013 07:58
È veramente interessante osservare in questo periodo di crisi, di difficoltà oggettiva alcuni criteri che guidano gruppi e manifestazioni.
Da un lato si tenta di introiettare valori autentici e dall’altro ancora si naviga su criteri ormai superati e addirittura dannosi. Avendo un osservatorio privilegiato, quello giornalistico, mi ritrovo dinanzi a manifestazioni di genere vario che hanno come unico motivo l’apparire. Una bolla di sapone con aria fritta. Mi domando se tutto è l’espressione della dabbenaggine o della incontrollabile voglia di egocentrismo. In questo tempo in cui si punta sull’essenziale diventa improponibile camminare su strade già percorse che hanno avuto come risultato il nulla. Bisogna inaugurare la politica dei piccoli atti,uno di essi, a mio avviso, è il sorriso, infatti il poeta russo Sergej Esenin diceva che “mostrarsi semplici e sorridenti è un'arte suprema”. Vorrei recuperare un criterio, spesso in voga oggi che molte volte diventa dannoso per sé e per gli altri: “pensare in grande significa realizzare cose grandi” invece un altro poeta, l'inglese William Wordsworth, sosteneva che “Vivere con semplicità e pensare con grandezza”.
Anche le comunità ecclesiali possono smarrire questa verità, sposando la mentalità odierna. Bisogna ricordare che noi credenti proponiamo Gesù, unica gemma straordinariamente bella e fonte di gioia e qualunque cornice, anche la più sofisticata, non aggiunge nulla anzi si corre il rischio di imbrattarla. Certo è innegabile che i superficiali, gli egocentrici, i poveri di (e non in) spirito scambiano la semplicità per miseria.
Insomma non si può scambiare il contenuto con il contenente, né pensare che la bellezza di una gemma possa essere valorizzata dalla cornice. Parimenti un uomo di pensiero non può affidarsi a elucubrazioni o all’ipocrita apparire, ma la sua vita quanto più è semplice tanto più è profonda. Invece, molti sono persuasi che quanto più si è alterati, elaborati, addobbati tanto più si è importanti, venerati, belli.
Così come ci ricorda Giacomo Leopardi, nei suoi appunti “È curioso vedere che quasi tutti gli uomini che valgono molto, hanno le maniere semplici; e che quasi sempre le maniere semplici sono prese per indizio di poco valore”.
In conclusione, vorrei ricordare il poeta indiano Tagore, il quale pregava Dio di non lasciarlo smarrire “tra i grattacieli delle cose inutili”, dimenticando il vero, il bello, il bene.
Tre giorni ad Ascea per verifica e programmazione
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- Published on Monday, 01 July 2013 08:50
La verifica e la programmazione per l'anno pastorale prossimo sono indispensabili, infatti con i responsabili e partecipanti ai gruppi e alle associazioni della nostra parrocchia, in un clima disteso, da venerdì 5 a domenica 7 luglio ad Asea tenteremo di tracciare un bilancio dell'anno trascorso e programmare, a grosse linee, l'anno che verrà.
APPUNTAMENTI PARROCCHIALI DELLA SETTIMANA 1/7 - 7/7
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- Published on Sunday, 30 June 2013 17:52
MERCOLEDI’ 03/07: Ore 18:00 CENTRO DI ASCOLTO “CARITAS”
Ore 19:30 INCONTRO CONSIGLIO DIRETTIVO ORATORIO
VENERDI’ 05/07: Ore 18:00 CONFESSIONI E COLLOQUI SPIRITUALI
DOMENICA 07/07:SANTE MESSE ORE 9:00 e ORE 20:00
ð IL GIORNALE AGIRE PUO’ RITIRARSI IN PARROCCHIA.
ð A PARTIRE DAL 7 LUGLIO E FINO ALLA FINE DI AGOSTO, LE MESSE FESTIVE SI CELEBRERANNO AI SEGUENTI ORARI:ORE 9:00 ED ORE 20:00