Auguri di una vera Pasqua di Resurrezione

Constatiamo che il male si manifesta ovunque, che è universale. Un sasso respinge un altro sasso, un animale mangia un altro animale, tra gli uomini l’uno trova il suo posto nella vita grazie alla morte degli altri. Aiutano poco le prediche sulla carità. La vita esige il combattimento e i combattimenti causano la morte, considerata come “unica vera giustizia” … ma se ci fosse solo il male, il mondo non esisterebbe; dunque, ci deve essere anche il bene. Come si manifesta?

Accanto a chi ritiene che nella vita per sopravvivere bisogna lottare, scopriamo che nella natura è presente il dono dell’offerta; vediamo ad esempio, che le foglie di un albero cadono perché il frutto ha bisogno di sole, che la mano protegge l’occhio, che la mamma si offre per il bambino. Queste offerte generose salvano la vita della natura. Da ciò nasce il principio della condotta morale umana: l’egoismo è male, il bene è sacrificarsi per gli altri. In questo concetto educhiamo anche i bambini.

Nella società quando uno muore per l’altro, gli si fa un monumento … quanti soldati sono morti per la patria! Ma, nonostante tanti elogi per gli atti eroici, sorgono dei dubbi: questi sacrifici hanno reso davvero migliore la società pubblica? Perché esigere i sacrifici degli altri per vivere?

Tutte le religioni concordano nel trovare una soluzione, nella vita presente non esiste una vera giustizia, ma in futuro, dopo la morte, entreremo nella vita eterna, nella quale si troverà la giusta ricompensa per ogni bene. Questa consolazione religiosa non attira…  e l’unica soluzione è quella di ignorarla.

In cuor nostro desideriamo che questa sia la vita che vada veramente vissuta e che a tutti venga riconosciuta la dignità di poterlo realizzare. Non possiamo semplicemente accontentarci di un futuro, seppur eterno, privo di ogni sofferenza…altrimenti questa vita dovrebbe servire solo nello sperare di farcela… ma che cos’è un gioco di ruoli? Il più forte, il più santo, il più coraggioso conquista il premio?

Nel cristianesimo incontriamo una novità essenziale. Cristo visse come uomo sotto il Regno dell’imperatore Augusto e morto sotto Ponzio Pilato, visse una vita nello spazio e sviluppatasi nel dinamismo del tempo. La sua natura umana è inseparabilmente unita a quella divina, alla natura di Dio… tutte le sue azioni partecipano all’eternità di Dio. La sua carne umana è divina, nella sua persona il tempo e l’eternità si uniscono.

Ehi gli ha offerto la sua vita per gli altri, è quindi un grande eroe dell’umanità; è passato da questa vita e ora siede alla destra del Padre. Dopo la resurrezione Cristo non è entrato in un’altra vita, ma è ritornato alla stessa vita che aveva, ha divinizzato la vita di prima. Questo fatto costituisce una totale novità rispetto a tutte le religioni; se Cristo non fosse risorto dai morti la nostra religione sarebbe vana, dice San Paolo (1Cor 15,14). La fede nella resurrezione è il messaggio decisivo per tutti gli uomini che vivono nel mondo. La nostra vita partecipa pienamente a quella di Cristo, vincendo la morte ha ridato all’uomo disperso nelle tenebre del dubbio, la certezza che nulla più ci separerà dall’amore del Padre. Che la vita è per sempre, e va vissuta fin dal suo concepimento come il dono più grande che potessimo ricevere.  Per questo ogni pensiero che si presenta come la panacea ai mali del mondo, ma che va a discapito del dono della vita, non è frutto della resurrezione e non ci apre alla bellezza del tempo presente.

Auguri di una vera Pasqua di Resurrezione!

Don Giuseppe Landi

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